Antonio Madonna – Mimì a mare

Antonio Madonna ha raccontato nelle sue opere, con immenso amore, la Torre del Greco della sua infanzia. Uno dei luoghi più cari dell’artista, il celeberrimo ristorante Mimì a mare, è stato il soggetto di una dei dipinti più belli del Maestro. L’atmosfera di pace e serenità che l’opera trasmette, i caldi toni della tavolozza ci trasportano in un mondo idilliaco, in cui non sembra neanche più esistere la fatica quotidiana dei pescatori.

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Tuttavia, questo luogo è stato al centro di una vicenda dalle tinte fosche, che all’epoca fece scalpore, dando vita al primo grande processo contro la camorra.

Il 6 giugno 1906, proprio fuori dal ristorante, infatti, venne ucciso Gennaro Cuocolo, affiliato alla camorra. Il giorno dopo, inoltre, venne ritrovato il corpo della moglie, uccisa nella loro abitazione napoletana.

Questo episodio fu la miccia che innescò l’incendio. Vennero effettuati 30 arresti, nell’ottica di dare un duro colpo alla criminalità organizzata, che si stava espandendo sempre di più. Il processo Cuocolo si era trasformato in una crociata contro la camorra e come tale venne vissuto dall’opinione pubblica, che si appassionò incredibilmente alla vicenda.

L’eco del processo, che si tenne a Viterbo, fu enorme. Anche a distanza di anni, il cinema si interessò alla vicenda, prima con la pellicola del 1952 Processo alla città di Luigi Zampa, con un cast di tutto rispetto (Amedeo Nazzari, Paolo Stoppa, Silvana Pampanini) e il successivo documentario per la televisione Il processo Cuocolo del 1969 a cura di Gianni Serra.

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